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1527. Francesco Sforza a Teseo da Spoleto (1453 marzo 21 Cremona).

Francesco Sforza ordina a Teseo da Spoleto che a ogni lista inviatagli dal cancelliere Giovanni Chiapano per il fieno dato dagli uomini di Pratalboino a Francesco de Oddi, a Scaramuza da Cremona e ai soldati della loro squadra, trattenga i denari dovuti per le loro tasse evitando che abbiano denari prima del saldo del fieno acquistato. Vuole che i denari che detto Giovanni fece dare agli uomini d'arme per il frumento siano sborsati a chi diede il frumento.

Theseo de Spoleto.
Volimo che da ogni hora che Zuhan Chiappano, nostro cancelliere, te mandarà una lista de certa quantità di feno hanno havuto Francesco de Oddi et Scaramuza da Cremona et li homini d'arme della squadra loro dali homini da Pratalboyno, tu ritenghi tanti denari appresso ad te de quelli delle loro taxe, como montarà el feno de caduno de loro, ordinando non correno esse taxe fina actanto non sia pagato esso feno, et come li habii riscosse, avisane il dicto Zuhanne per toe lettere; et in questo usa ogni diligentia. Ulterius volimo che li dinari del formento che fece dare Zuhanne predicto ad dicti homini d'arme, como per lettera sua già più dì fa fosti advisato, et intendimo li haveti riscossi, li debii dare et exbursiare liberamente ad lo portatore di questa, de chi era dicto formento, et che non stia lì impazato per dicta caxione. Data ut supra.
lohannes Chiapanus.
Iohannes.