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1547. Francesco Sforza a Fiasco. 1453 marzo 29 Milano.

Francesco Sforza scrive a Fiasco che, accampato a Scurano con i suoi senza gente né del luogo né di Oldrado, gli chiede cento fanti, di tornarsene indietro, se ritiene di non potere prendere detto luogo in due giorni perché non può mandargli fanti.

Flascho.
Inteso quanto per tue lettere ne hai scricto del tuo essere ad campo a Scurano cum li tuoi solamente, et perché né dal'homini del paese, né per domanda habii facta ad domino Oldrado poi havere seccorso alchuno, dubiti haverne vergogna et vorresti te mandassimo cento fanti. Te respondemo che ne despiace del tuo essere venuto lì a campo per uno certo bono rispecto quale quando [ 378v] l'intenderai te piacerà, siché, cognoscendo fra dui dì, da poi recevuta questa nostra lettera, possere havere quello loco gli starai possendoli stare senza pericolo se comprendi non poterlo havere in questi dui dì, levati et tornatene indreto, non guardando a vergogna che te sia per questa toa levata de lì, avisandoti che nui non te mandaressemo fanti per non guastare maior facto che non saria l'havuta de quello locho. Mediolani, die xxviiii marcii 1453.
Marcus.
Iohannes.