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1671. Francesco Sforza al conte Manfredo de Lando 1453 aprile 25 Milano

Francesco Sforza chiede a Manfredo de Lando, poiché Giovanni Filippo Fiesco si è mosso contro il doge e Genova, alleati del duca, di trattenere i suoi dal parteggiare con Giovanni Filippo o i fuorusciti genovesi a lui favorevoli, con un pubblico bando. In simile forma, con le debite variazioni, si è scritto al capitano della cittadella di Piacenza e al podestà di Pellegrino.

[ 408r] Comiti Manfredo de Lando.
Perché messer Zuhan Philippo dal Fiesco è mosso inimichevolmente a far contra lo illustre signor duxe et presente stato de Zenova, et siando nui coniuncti, colligati et confederati cum el prefato messer lo doxe et presente stato per casone et obligatione de conventione, colligatione et confederatione, siamo contenti favorerlo et adiutarlo. Et intendendo nui che da vui messer Zuhan Philippo è adiutato et favorito, et cum li usciti de Zenova, quali sonno con dicto messer Zuhan Philippo, gli sonno alchuni delli homini et sudditi vostri, il perché ve dicimo che vogliate desistere de dare favore alchuno al prefato messer Zuhan Philippo, né vogliate impazarvi de novità che sia fra loro, né lassare impazarsene alchuno delli homini et subditi vostri, imo, ricevuta questa, per publico bannimento fare rechiamare et renvocare tucti li homini et subditi vostri quali se trovassero de là cum lo prefato messer Zuhan Philippo, o usciti de Zenova, socto pena de rebellione. Et vogliate fare per male modo che ne intendiamo et sentiamo li effecti, chè, non lo facendo cum effecto alla ricevuta de questa, per importa al facto nostro, bisogneria che mustrassemo che ne rencressesse, et vogliate advisarce della ricevuta de questa. Mediolani, die xxv aprilis 1453.
Ser Iohannes.
Cichus.
In simili forma, mutatis mutandis: potestati et capitaneo citadelle Placentie, potestati Pellerini.