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1751. Francesco Sforza a Oldrado 1453 maggio 14 Milano.

Francesco Sforza ordina a Oldrado di indurre il clero a pagare quanto ancora deve a Cristoforo Torelli, impegnato in faccende importanti dello stato. Sa che gli ecclesiastici sottoposti a Pietro Maria Rossi e a Rolando Pallavicini sono morosi nel versare la loro quota, e vuole che Oldrado li aiuti nel ricupero del contributo, e ricorda anche che il monastero di San Paolo non fu incluso nella convenzione. Raccomanda a Oldrado di trovare le 66 lire che il clero dice di aver versato a Francesco Maletta.

Domino Oldrado.
S'è dennovo lamentato da nui el spectabile conte Cristoforo Torello ch'el non pò conseguire il facto suo da quello chiricato per quelli denari gli restano dare per la subventione dell'anno passato per li quali ve scrissimo questi proximi dì, per la qual cosa de novo, replicando, vi caricamo et strengimo che subito, vedute le presente, debbiate havere da vuy li principali d'esso chierichato et astringerli per ogni modo ad exburssare et pagare tucti essi denari che li restano della predicta assignatione. Et perché intendiamo che loro voleno assignarli libre xxvii imperiali, quale dicono che tochano alli preti e clerici de Petro Maria Rosso et Rollando Palavicino, dicemo che è vero che essi preti e clerici sonno tenuti contribuire alla dicta subventione, ma esso chierichato è obligato al pagamento, et farli rescotere, et nuy li debiamo dare favore, ma per questo non se possono excusare de pagare, perché cussì fossimo in conventione cum loro. Dicono etiam che li fosseno compensate libre lxiii imperiali che tochano al monestero de Sancto Paulo, al che respondemo ch'el dicto [ 426r] monastero non fo incluso in quella compositione, anzi loro sonno obligati senza quello. Insuper dicono havere pagato a Francesco Malecta de quilli denari libre lxvi, quale lui ne aferma non havere havuti. Siché vogliate intendere questa cosa in cui sonno pervenuti esse libre lxvi et farli pagare, et cossì provedere omnino che essi del chiericato paghino tucto quello che restano della dicta assignatione et fare satisfare al prefato conte Cristoforo senza più demora et non sii tenuto in suspeso, perché ha ad cavalcare de presenti per cose importante al stato nostro. Mediolani, die xiiii maii 1453.
Cristophorus Cambiago. Per lo monastero de Sancta Felucula siamo contenti faciate compensare al dicto chiericato quello gli tocha, perché nuy ne faremo stare contento el dicto conte Cristoforo. Demum al facto delli denari taxati alli clerici soctoposti alli prefati Petromaria et Rolando, vogliati prestarli ogni aiuto et favore a farIi scodere; ma primo fate ch'esso chiericato li paghi al predicto conte Cristoforo. Data ut supra.
Cichus.