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1837. Francesco Sforza ad Alessandro Sforza (1453 giugno 1) "apud Senigam".

Francesco Sforza dice al fratello Alessandro di conoscere da Persanto quanto addotto per la sua mancata andata da lui con l'ambasciatore fiorentino Luigi Pitti. Gli scrisse di stare in merito a ciò al parere del Pitti, per evitare guai a Firenze. Gli va il suo temporeggiare a incamminarsi verso quella città. Ora che non ha bisogno di lui, vuole che mandi a Firenze quelle due lettere con cui gli sollecitò il suo andare da lui, chiedendogli di non ritardare oltre la sua partenza per Firenze.

Alexandro Sfortie.
Havemo inteso quanto ne ha dicto Persancti per toa parte della rechesta che te havevamo facta che venissi da nui cum participatione et parere de Luisio Pitti, ambassiator Fiorentino, et della excusatione che tu fay ad non esser venuto, et cetera.
Dicemo che te havevamo facta tale rechesta per alcune cose che volevamo fare, et te scrissimo che te governassi secondo lo parere d'esso Luysio, perché ad ti ad Firenza non havesse a seguire caricho, né imputatione alcuna et tale che fosse stata casone de guastare el facto tuo, non de mino, como haverai veduto per l'altra nostra, el tuo venire non è più necessario. Et perché Piersanti ne ha dicto che, siando ti advisato da nui per intendere le cose nostre andaresti temporegiando per (a) posserti retrovare [ 454r] ad ogni cosa che ne accadesse, dicimo che de questo havimo hauto carissimo. Nui se retrovamo havere tante gente che possimo ben supplire al facto nostro, et per quello non bisogna tale temporegiare. Parme che, havuta questa, tu vogli mandare quelle doe lettere che te scripsimo della toa venuta da nui ad Fiorenza et, ultra ciò, che acceleri la toa andata in Toschana quanto più te sia possibele, perché, como la brigata la intenda la continentia d'esse nostre lettere et che tu affrecti la toa andata, come havimo dicto, se ne vergognarà ad non haverne subvenuti et aiutati, secondo che (b) haviano promisso, avisandoti che se rendiamo certi che lo dicto Luisio fin da mò habbia mandato ad Firenza le lettere che scrivessimo alluy, siché voglia ti mandare le toe subito, che lui non lo sappia. Ex castris, ut supra.
Persanctes.
Cichus.

(a) Segue intendere per depennato.
(b) che in interlinea.