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1844. Francesco Sforza a Diotisalvi. (1453 giugno 2 "apud Senigam").

Francesco Sforza scrive a Diotisalvi di avere messo di tutto al corrente l'Acciaioli da cui può avere ogni informazione. Gli manda una copia della lettera di re Renato nella quale gli comunica di essere in viaggio. Mentre i nemici sono a Pontevico, lui, a breve, si sposterà nel Bresciano.

[ 455v] Detesalvio.
Nui scrivemo ad domino Angelo Azayolo apieno quanto ne occorre, siché per non tediarvi cum lettere, ve scrivemo altramente per questa, perché dal dicto domino Angelo ve porrite far ministrare quanto li scrivemo, et sarrite del tucto advisato.
Nui havemo receuta una lettera dal serenissimo re Ranato, dela quale ve mandamo la copia inclusa in questa, quale, como vederite per dicta copia, è in camino e vene via.
L'inimici sonno a Pontevico; nui semo appresso Senigha et domane o l'altro ne levarimo et andarimo im Bressana et speramo pur far bene. Et de quanto seguirà ne sarrete advisato. Ex castris, ut supra.
Cichus.