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1897. Francesco Sforza a Oldrado 1453 giugno 13 "apud Senigam"

Francesco Sforza dice a Oldrado di concordare con quanto scritto circa i salvacondotti e gli avvisi di quel suo amico parmense. Per rimuovere ogni inconveniente, dispone la validità dei salvacondotti rilasciati dal duca e da Oldrado da tre mesi in qua, mentre sono revocati quelli dati precedentemente e chiede gli si mandi l'elenco di quelli validi. Gli raccomanda di curare Guardasone perché ha saputo che lì corrono trattative; mandi una persona avveduta, attenta su quanto avviene nel castello. Si è scritto a Bosio Sforza di andare subito dal duca.

Domino Oldrado.
Havimo ricevute tue Iettere de data v et vi et viiii del presente et inteso quanto scrivete circh'al facto delli salviconducti et delIi avisi ne farete della copia de quello amico cittadino Parmense ad voi scripta senza nome, la quale havemo intesa, et cetera; dicemo che ne pare che quello amico dica el vero et acquesto se vorria havere advertentia et optima, et per rimovere inconvenienti, ne pare, et cussì volemo et conmectimovi che fazati observare solamente li salviconducti quali sonno stati (a) da tre misi in za tanti per vui quanto per nui; et tucti li altri facti da tre misi indreto intendemo siano per questa rivocati (b). Et perché porria esser che alcuni se gravariano de tale revocatione quali forsi hanno pagati alcuni dinari per potere ricogliere quelli pochi (c) fructi hanno, pertanto vogliate, ricevuta questa, far fare el bandimento de tale rivocatione et mandatice la copia et la nota de tucti li salviconducti facti da tre misi in zà tanto per voi quanto per nui, et similiter de quilli tucti facti da tre misi indreto, intendendo et volendo, et dechiarandovi per questa che per l'avenire non si debiano fare più ad loco nì persona alcuna de che condictione se sia, salviconducti.
Ceterum, perché havimo adviso et (d) siamo stati accertati che in [ 472r] Guardasone è tractato, pertanto vogliate mandare uno idoneo che stia Iì, quale habbia la cura et guardia de quello locho, havendo l'ochio alla terra et allo castello, overo rocha de quello loco, non mostrando però havere suspecto alcuno, ma solamente volere vedere et intendere el tucto, perché mancamento nisiuno non habbia ad incorrere ad quello loco.
Ex castris nostris apud Senigam, xiii iunii 1453.
Scriptum fuit magnifico Bosio Sfortie quod visis presentibus veniat coram domino duce, et cetera. Data in castris apud Senigam, die xiii iunii 1453.
Ser Iohannes.
Cichus.

(a) Segue facti depennato.
(b) In A ricovati.
(c) Segue furmenti depennato.
(d) Segue se depennato.