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1900. Francesco Sforza a Sceva de Curte. 1453 giugno 9 Cremona

Francesco Sforza ripete quanto scritto nella lettera precedente e cioè la giustificazione della violazione del salvacondotto per l'abuso illecito che se n'è fatto, abuso che avrebbe legittimato, se un riguardo il Re d'Aragona non l'avesse trattenuto dall'impedire all'ambasciatorre di muoversi liberamente. Il duca conserva le scritture che l'ambasciatore portava, certo che se il Bailì ne avesse conosciuto il loro contenuto non avrebbe chiesto il salvacondotto.

[ 472r bis] Domino Sceve de Curte.
Dilectissime noster, hersera (a), circa doe hore de notte, recevessemo la vostra Iettera, fatta pur heri, per la quale havemo inteso dela retentione facta per vuy ad quello ambassiatore dela mayestà del Re de Ragona et dele scripture Ii havete retrovate portare con sì, le quale tucte havemo vedute (b), et che, non obstante che luy havesse el nostro salvoconducto, più tosto havete voluto far cossì che altramente, credendo non potere fallare per intendere el vero, attente Ie conditione deIi tempi; aI che respondendo ve dicemo che ad nuy piace quanto havete facto, (c) et ve ne comendiamo, perché pur dicte scripture tendono contra nuy et el stato nostro, advisandove però che (d) nuy havevamo ordinato al nostro governatore de Parma che, passando el dicto ambaxatore fusse (e) facto soprasedere finché ne havessemo havuto adviso, attento che da Parma al campo nostro è poca distantia; et la caxone che ne ha mosso a far cossì è stata che nuy havemo havuto adviso da persone degne de fede, da poy che (f) Ii concessemo e mandassemo el salvaconducto, et essendo già el dicto ambassatore in camino (g), per lo messo del magnifico Baylì, governatore d'Ast, ch'el portava molte scripture importanti et ambaxiate contra el stato nostro. Et perché, come vuy medesmo sapete (h) bene iudicare, la natura deli salviconducti sonno che coluy a chi è concesso non deve portare nì operare cosa alcuna contra el stato di quelli che li concedono, nì se intende che salvoconducto (i) alcuno debia valere quando fusse usato contra la forma d'esso, nì contra el stato del concessore, el quale non haveria concesso né concederia quando intendesse se facesse et portasse contra ipso concessore, et nuy non havemo facto né farramo altramente, né ancho veruno altro el farria, e questo è certissimo (l). Ne parse con raxone poterlo fare soprastare per intendere queste cose ch'el portava secondo l'adviso ad nui dato et Ii diricti largamente che se'l non fusse (m) per revirentia della mayestà del Re de Ragona, nuy haveressimo voluto che contra luy fusse facta altra demostratione (n), pur, come havemo dicto, per reverentia dela prefata mayestà del Re, semo contenti et volemo ch'el debiate lassare andare eI suo camino liberamente, et con luy mandariti uno di vostri ad accompagnarlo fin a Parma, al quale dariti l'aligata Iettera directiva al nostro governatore là, che etiamdio ancora Iuy el lassi passare via Iiberamente, non obstante ordine alcuno habia havuto da nuy in contrario. Le scripture ne havete mandate volemo retenirle presso nuy, attento, como havimo dicto de sopra, sonno tucte in nostro preiuditio, rendendove ancora certi che, s'eI magnifico Baylì havesse saputo queste scripture ch'el portarà essere dela conditione che sonno, non ne haveria domandato tal salvoconducto, perché non ne haveria per l'honore suo et amore ne porta rechiesta cosa che intendesse (o) ne fusse tornata in damno, né hancho nuy li havessemo concesso (p). Data Cremone, viiii iunii 1453.
A margine: Gaspar.

(a) Segue molto depennato.
(b) Segue al che depennato.
(c) Segue circa tal retentione et in mandarne quelle scripture et depennato.
(d) Segue havendo depennato.
(e) Segue retenuto depennato.
(f) Segue nuy depennato.
(g) Da et a camino in interlinea.
(h) sapete in interlinea su posseti depennato.
(i) Segue debia depennato.
(l) Da el quale a certissimo in interlinea e a margine.
(m) se'l non fusse in interlinea su se'l non fusse stato depennato.
(n) fusse facta altra demostratione in interlinea su fusse facto quello che con raxone li haveressemo possuto far fare depennato.
(o) intendesse in interlinea.
(p) né hancho nuy li havessemo concesso in interlinea.