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251. Francesco Sforza al vescovo di Parma 1452 febbraio 22 Milano.

Francesco Sforza manda dal vescovo di Parma Marino da Tribiliano, suo cappellano, al quale ha conferito la rettoria dell'Ospedale di San Lazzaro, tolta a Veltro della Latta per le ragione che potrà ben comprendere dalla lettera patente consegnata a Marino. Gli voglia concedere la collazione o conferma spettantegli, assicurandolo che si tratta di persona virtuosa, dotta e capace.

Domino episcopo Parmensi.
Mandiamo lì don Marino da Tribiliano, nostro capellano, presente exhibitore, al quale habiamo concesso la rectoria del' Hospitale de Sancto Lazaro de quella nostra cità, al quale hospidale domino Veltro dela Lacta, per alcuni boni (a) respecti et ad nostra contemplatione deve renuntiare in esso misser Marino, come più ad pieno la reverenda paternità vostra poterà vedere per le lettere patente che li habiamo facto. Pertanto confortiamo et caricamo la prefata vostra paternità che, aspectandovi la collatione, o confirmatione, overo altra provisione del dicto Hospitale, le vogliati fare in el dicto don Marino cum prestargli ogni adiuto et favore ve sia possibele per modo ch'el obtengni liberamente, certificandovi ch'el dicto misser Marino è tale homo vertuoso, docto et moderato che governarà el dicto hospitale per modo che ogni homo, meritamente, se potrà contentare. Siché ogni favore li farà la reverentia vostra, l'haverimo gratissimo.
Data Mediolani, die xxii februarii 1452.
Christoforus de Cambiago.
Cichus.

(a) boni ripetuto.