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318. Francesco Sforza al comune e agli uomini di Castel San Giovanni di Piacenza. 1452 marzo 8 Milano.

Francesco Sforza scrive al comune, agli uomini di Castel San Giovanni Piacentino e in particolare al podestà, gli rimprovera di non aver fatto nulla, a dispetto delle numerose richieste, per dare a Napoletano, famiglio di Gaspare da Vimercate quanto deve ancora avere della sua tassa.

Comuni et hominibus castri Sancti Iohannis Placentie.
Altre volte havemo scripto ad ti, potestate, che dovessi fare respondere et pagare il Napolitano, famiglio del spectabile dilectissimo nostro (a) conte Gasparro da Vimerchato, tucto quello resta havere della sua taxa, et pare, fino qui, non ne hay facto nulla; che ne maravigliamo assay de ti et non sapiamo perché non hay facto satisfare intregamente dicto Napolitano de quello resta havere. Pertanto volimo et comandiamove che debiati omnino et senza più replicatione fare satisfare et pagare dicto Napolitano de tucto quello resta havere delle sue taxe, tanto del tempo che è stato là, quanto per lo tempo che è stato qua appresso lo prefato conte Gasparro, che non li manchi uno soldo, certificandove che se per questa nuy ve haverimo ad scrivervi più, ve darimo ad vedere haveriti facto malissimo ad non obedire le nostre lettere. Data Mediolani, die viii martii 1452.
Zaninus.

(a) Segue compare depennato.