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365. Francesco Sforza a Gandolfo da Bologna, familiare e commissario sopra gli alloggiamenti nel Parmense. 1452 marzo 17 Milano

Francesco Sforza, mandato Melchione da Rimini per informarsi sull'eccesso di villa Pizzolese, vuole che Gandolfo da Bologna, commissario sopra gli alloggiamenti nel Parmense, indaghi come è passata la cosa e gliene faccia relazione. Per la sistemazione di Giacomo del Carretto osservi gli ordini impartitigli.

[ 91v] Nobili viro Gandulfo de Bononia, familiari et commissario nostro (a) dilecto super alogiamentis in Parmensi.
Benché nuy habiamo mandato per il strenuo Melchion de Arimino per informarci dello inconveniente questione et scandalo facto alla villa de Pizolexo, pur hoc non actento, volimo che tu te informi dilligentemente como è passata la cosa pontaliter et per la mera verità aciochè sapiamo como provedergli. Ceterum circha el facto dello allogiare el strenuo Iacomo da Carretto, volimo che tu servi quelli modi et ordini quali per altre nostre lettere te havimo scripto. Data Mediolani, die xvii martii 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) Segue Parme depennato.