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44. Francesco Sforza al referendario e al tesoriere di Piacenza. 1452 gennaio 5 Lodi

Francesco Sforza dice al referendario e al tesoriere di Piacenza di essere contento che facciano l'assegnazione all'ebreo Israelle di 2500 lire sui denari dei dazi, perché, essendo la comunità debitrice dell'ebreo di più di 12.000 lire, dovrebbe altrimenti sborsare l'intera cifra.

Referendario et thexaurario Placentie.
Più ambassiate et littere havemo havute da quella nostra comunità che vogliano aquescere et star conteniti a quella assignatione facta ad Israelle, hebreo, per essa comunità de libre ii mila cinquecento, sive 2500, allegando che de tale assignatione gli ne segue grande fructo et commodità; et e converso, non havendo loco dicta assignatione, gli ne seguiria detrimento et molto più spesa [ 12v] perché, trovandose essa comunità debetrice del dicto hebreo de più che xii mila libre imperiali et essendose componuta in libre (a) 2500, gli pare molto avantagiare el facto suo. Il perché, intese le sopradicte rasone et altre che non dicimo adesso, et desiderosi del bene et utile d'essa comunità, siamo contenti et volimo che dicta assignatione habia loco suli danari deli datii pertinenti alla dicta comunità, et cussì vi chiarimo essere nostra intentione, non obstante alchuni ordini o littere nostre quale se trovasseno scripte contra ciò, le quali, in questo caso tanto, revochemo et volimo siano revocate. Laude, die quinto ianuarii 1452.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.

(a) Segue ii mila 50 depennato.