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515. Francesco Sforza ai fratelli Manfredo e Ghiberto da Correggio. (1452 aprile 29 Milano).

Francesco Sforza vuole che i fratelli Manfredo e Ghiberto da Correggio provvedano che i loro uomini non rubino biade e danneggino gli uomini, come hanno fatto a Puiglio, terra di Luchina.

Magnificis et strenuis amicis nostris carissimis Manfredo et domino Ghiberto militi, fratribus de Corigia.
Essendo advisati che li vostri vengono a torre le biade et damnificare li nostri nel territorio de Puiglio, quale tene la magnifica madonna Luchina, et ne siamo molto maravigliati et dolemo, perché li nostri non arderiano fare simele cose alli vostri.
Pertanto vi confortiamo et pregamo vogliati provedere che li vostri se abstengano da simili (a) cose, et da mò inanzi non ardischano torre le biade et damnificare li nostri, certificandovi che, se gli ne capitarà alcuno, sarrà tractato in modo che non gli voria essere andato. Data, ut supra.
Irius.
Cichus.

(a) Segue damni depennato.