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528. Francesco Sforza a Sacramoro da Parma. 1452 maggio 3 Milano

Francesco Sforza, intendendo radunare tutte le genti, comanda a Sacramoro da Parma che, intesosi con suo fratello Corrado su cosa fare, lasci, con carriaggi e ogni cosa, gli alloggiamenti e, con Moretto da San Nazzaro, che deve muoversi pur lui, vada ad Alessandria, ordinando che gli uomini non rechino alcun danno alle persone. Lo avvisi del giorno della partenza.

[ 135v] Sacramorro de Parma.
Deliberando nuy de redunare et mettere insieme tucte le nostre gente, volimo che, havuta questa, vuy cum tucti li vostri cum cariagii et ogni altra cosa, intendendove prima cum Corado nostro fratello, ve debiati levare dalli logiamenti vostri et andare in Alexandrina, perché lo dicto Corrado ve informarà de quello che haviti ad fare, et secondo quello che luy ve ordinarà ve governariti, perché è bene informato della voluntà nostra; et cussì volimo che ve intendati cum messer Moretto de San Nazaro, perché esse se deve levare insieme cum vuy. Ben ve dicimo che, per quanto haviti caro lo amoro nostro, habiati advertentia che li vostri in levare dalli allogiamenti et in lo andare non faciano uno minimo damno né rencrescimento ad persona che viva, advisando che se niuno farrà lo contrario non gli lo comportaremo, ma lo castigaremo per tal modo che serrà exempio ad ogniuno. Et advisatine del dì che seriti partito per andare via. Data Mediolani, iii maii 1452.
Persantes.
Cichus.