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531. Francesco Sforza a Luigi Barnabò Confalonieri, cittadino piacentino. (1452) maggio 3 Milano

Francesco Sforza comunica a Luigi Bernabò Confalonieri che Angelo di Assisi, castellano della rocca di Binasco, gli ha detto che con lui Pietro di Assisi, suo nipote, preso al sacco di Assisi, che ora vorrebbe tornare da lui; cosa che il duca gradirebbe, facendo anche un favore a Luigi.

Allovisio Barnabovi de Gonfaloneris, civis Placentinus.
Secondo ne dice Angelo de Assisio, nostro castellano della Rocca de Binasscho, voi avete in casa uno Pietro de Assisio, suo nepote, el quale pare aveste al sachomanno de Asisi, lo quale Petro esso Angelo desidera sumamente havere presso lui. Pertanto ve confortamo et carricamo, considerato che voi l'haveti pure goduto uno pezzo, lo voliate mò liberare che possa venire da esso Angelo; e ad questo non voliati fare riplicatione né contraditione alcuna perché, ultra sia debito et honesto, ne farite piacere assai. Et venendo nella roccha de Binasscho, como verrà, la quale è pure delle importantissime habiamo, reputarimo l'habiati facto non ad Angelo, quale è a nui carissimo et acetto (a), ma a nui propio. Mediolani, die iii madii (1452).
Cichus.

(a) Segue como depennato.