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572. Francesco Sforza ad Angelo Acciaioli. 1452 maggio 14 "ex Casa Viridi prope Mediolanum".

Francesco Sforza informa Angelo Acciaioli del ritardo a rispondergli perché in attesa di uscire da Milano, cosa avvenuta ieri, di cui si dice contento. Domani si porterà a Lodi Vecchio e poi nel Cremonese per riunire l'esercito e poi se ne andrà nella speranza di fargli sentire cose gradite. A giustificazione della sua decisione ha scritto al Papa, all'Imperatore e a tutte le potenze italiane, come constaterà dalla copia inviata ai Dieci.

[ 141v bis] Domino Angelo de Azaiolis.
Non havimo resposto più presto alla vostra lettera, aspectando pure de uscire fuora, come havimo facto; et cossì ve advisamo come heri die sabati xiii instante venissemo fuora de Mediolano et siamo allozati qui in campo et domatina, col nome de Dio et de San Zorzo, ce levamo et andarimo verso Lode Vechio, et deinde verso Cremonese per redunire lì lo esercito tucto; deinde procederimo ultra secundo li ordini dati et speramo presto essere in luoco et farvi sentire tale cosa che siamo certi sarite ben contenti; et non dubitamo, quando se sentarano là quelli che sonno adesso de contraria opinione che site voi et noy, che se batizarano et tornarano alla fede. Non vogliamo dire altro per questa perché siamo tanto contenti mò che siamo fuora che non possiamo altro scrivere, si non expecterimo scrivervi poi qualche effecto et bona cosa. Per iustificatione del facto nostro scrivimo al Papa, al'Imperatore et ad tutte le potentie de Italia, come vederite per la copia che mandiamo al'officio vostro de signori Dieci. Siché ne advisarite quello vi pare et sì habiamo ad fare più una cosa che un'altra. Ex Casa Viridi prope Mediolanum, die xiiii maii 1452.
Christoforus.
Cichus.