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777. Francesco Sforza a Lancillotto da Parma 1452 agosto 27 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza informa Lancillotto da Parma che Bartolomeo non vuole che ritorni con lui, ma che metta d'accordo i suoi uomini che si lagnano per avergli sottratto il luogo e le tasse nel Tortonese e poi torni a casa. Eguale sollecito e auspicio gli fa il duca.

[ 201v] Lancilotto de Parma.
Havimo recevute più tue lettere et inteso li avisi che per esse ne hay date ale quale comendandote de dicti avisi, respondimo solum alla parte del facto tuo perché al resto non accade resposta; et dicimo che siamo stati cum el magnifico Bartholomeo quale dice che cum luy non vole più torni a stare, ma bene è contento che vengni qui ad accordare quilli suoy homini d'arme se lamentano gli portasti via lo loco, taxe in Terdonese, et poy possi repatriare et fare li facti tuoy. Siché ancora nuy siamo contenti et volimo che vengni qui da nuy per accordare dicti homini d'arme et possi repatriare da poy. Data in castris nostris apud Quinzanum, die xxvii augusti 1452.
Marchus.
Cichus.