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789. Francesco Sforza a Matteo da Pesaro a Firenze 1452 agosto 31 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza comanda a Matteo da Pesaro a Firenze che, se alla ricevuta della missiva non avesse ancora mandato il resto dei denari, se ne venga via con i denari, insisitendo prima con Cosimo, e con chi altro riterrà, di accontentare Sigismondo Malatesta dei cinquemila ducati; in caso contrario, rimanga fino a che Sigismondo sia stato soddisfatto di quanto promesso.

Ser Matheo de Pisauro in Florentia.
Se non ne haviti mandato el resto de quilli denari alla recevuta de questa, segondo che per altre nostre te havimo scripto, ne maravigliamo et volimo che, visis presentibus, te ne venghi via cum dicto resto, ma, prima che tu te parti, ordinaray cum quelli signori Cosmo, et quelli altri che parerà a ti, ch'el signore Sigismondo sia facto contento delli v mila ducati; ma il dicto resto volimo per nuy, et venendo via, come è dicto, diray a quilli che sonno lì per el prefato signore Sigismondo de l'ordine haveray dato circha dicti v mila ducati. Se alla recevuta della presente havessi mandato dicto resto, siamo contenti che resti lì tanto ch'el prefato signore Sigismondo sia facto contento de dicti v mila ducati, et per ogni modo, per quella via ti parerà meglio, tene modo ch'esso prefato signore Sigismondo resti contento de dicti v mila ducati. Data in castris nostris apud Quinzanum, ultimo augusti 1452.
Marchus.
Cichus.