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824. Francesco Sforza a Oldrado da Lampugnano 1452 settembre 8 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza scrive a Oldrado Lampugnani circa il trattatamento di Casalmaggiore e ha provveduto in modo che in quel territorio si sia sicuri. E' a conoscenza che quelli di Correggio hanno deciso di andare a Bagnolo. Vuole che scriva agli agenti di Parma, come ha fatto lui, per rimettere il debito di Tizano perché è un comune povero e per rispetto a Fiasco. Chiede infine di mettere sull'avviso quelli di Casale Po e di Poviglio sulle scorrerie dei Correggesi.

[ 213r] Domino Oldrado de Lampugnano.
Havimo recevuta la vostra lettera et inteso l'aviso che ne faciti del tractamento de Casalmazore; al che non accade dire altro, se non che ve ne comendiamo grandemente, et cussì per l'alligata scrivemo ad messer Giorgio de Gonzaga. Ben ve advisamo che per molte altre vie havimo havuto noticia d'esso tractato quale habiamo scoperto et provisto, per modo alla dicta terra che ne restiamo cauti et sicuri. De quilli da Correzzo che habiano deliberato de andare ad Bagnolo et cetera, ne restiamo advisati et non accade dire altro, ma n'è piaciuto che ne habiati advisato li homini della dicta terra. Ceterum, perché nuy scrivimo alla comunità de quella nostra città che vogliano liberamente remettere al comune de Tizano ogni debito ch'el habia cum essa, per respecto che pur dicto comune è povero et anche per respecto de Fiascho, volimo che confortiati li agenti d'essa comunitade ad remettere el dicto debito, perché a nuy faranno cosa che molto ne piacerà. Ceterum, perché nuy habiamo inteso che li predicti da Correzzo intendeno fare correria ad Casal Po et a Poviglio, benché nuy li habiamo facti aviso, non di meno volimo che vuy li debiati continuamente tenere advisati per finché se veda quello che voleno fare dicti da Correzzo, siché non possano recevere damno. Ex castris nostris apud Quinzanum, die viii septembris 1452.
Bonifacius.
Iohannes.