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844. Francesco Sforza al podestà di Piacenza 1452 settembre 13 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza ripete al podestà di Piacenza quanto detto per la soddisfazione del suo salario e gli fa presente che l'autorizza per qusto anche alla vendita dei beni dei condannati.

Potestati Placentie.
A quisti dì passati per nostre lettere, date a xx del mese de agosto proximo passato, te scripsimo nostra intentione essere et volere che per casone del tuo salario tu te dovissi pagare delle comdemnatione spectante a quella nostra comunità, come è usitato per lo tempo passato per l'altri toy precessori al tempo del duca passato; et illis non satisfacientibus, te setesfacesse delle pertinente alla Camera nostra. Et cussì de novo te repplicammo essere nostra intentione, et ultra più sinno, et per queste te concediamo che delli beni de quilli accaderà essere comdemnati tu ne possi far vendere et alienare et pagartene usque ad integro pagamento della tua provisione per quello montasse le loro comdemnatione. Et questo non obstantibus aliquibus in contrarium disponentibus.
Data in castris nostris apud Quinzanum, die xiii septembris 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.