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894. Francesco Sforza a Gandolfo da Bologna (1452 settembre 18"apud Quinzanum").

Francesco Sforza avverte Gandolfo da Bologna che gli uomini lì destinati sono giunti a Colorno, da dove per la poca affidabilità del percorso sono andati a Parma per incontrarsi con Oldrado e con lui. Vuole che, appena arrivati, li accompagni a Poviglio, provvedendo alla loro sicurezza. Accertata la verità di quanto Sceva de Curte gli ha detto circa Pietro da Parma, faccia in modo che, per evitar guai, sia mandato a Parma.

Gandolfo de Bononia.
Gandolfo, quelli nostri homini d'arme, quali havemo mandati de là, sonno zonti ad Colornio; ma perché non pono andare securamente de lì a Poviglio havemo ordinato fazano la via de Parma et se debiano intendere cum domino Oldrado et cum ti. Perhò volemo che, quam primum, serrano zonti, ti debbi transferire cum lor insieme ad Poviglio et li governe et le altre zente verrano et habi bona cura ala salute, bene et guardia de quella terra de Poviglio et de l'homeni d'essa, como siamo certi faray. Da messer Sceva da Corte havemo recevuta una lettera, quale ha una parte, secundo la copia introclusa, de uno Petro da Parma. Perhò volemo che quando seray ad Poviglio habi l'ochio al penello et, trovando ch'el sia vero quel ne é scripto d'esso Petro, assecurate de lui cum mandarlo ad Parma in modo non possa fare male. Ut supra.
Irius.
Cichus.