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942. Francesco Sforza a Oldrado da Lampugnano 1452 settembre 28"apud Lenum".

Francesco Sforza ricorda a Oldrado Lampugnani le richieste di Atanasio chiedendoli di far deporre le armi al figlio di Giovanni Zabulo, con la reciproca garanzia di non offendere e di giungere a un accordo tra loro. A Oldrado il duca aveva chiesto di cercare una soluzione della seconda e della terza richiesta, con l'intesa di comunicargli le soluzioni prese.

Domino Oldrado de Lampugnano.
Alli dì passati vi scripsemo in la forma subsequente, videlicet: è stato qua da noy Athanaso de quella nostra città et have rechiesto tre cose: primo, che vogliamo fare reponere le arme al figliolo de Zohanne Zabulo; secundo, che vogliamo fare che l'uno e l'altro de loro dagano securtade ad invicem de non offenderse l'uno al'altro; tertio, che vogliamo provedere che con lo tempo fra loro sia praticato l'accordio. Per la qual cosa, havendo noy caro che fra loro non sia discordia, maxime in li tempi presenti, ve dicemo che ala secunda e tertia rechiesta debiati provedere como meglio parirà a voy, et poi del parere vostro et dela provisione gli haverite facta serimo contenti ne advisati. Ala prima rechiesta non vi dicemo altro al presente. Ex castris nostris apud Quinzanum, xiiii septembris.
Et perché mai non havimo havuto altra resposta da voy, vi confortiamo ad volere exequire quanto vi havimo soprascripto et avisarce subsequenter como haverite facto.
Ex castris apud Lenum, die xxviii septembris 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.