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260. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1452 ottobre 2 apud Lenum

Francesco Sforza ordina al Regolatore e ai Maestri delle entrate di soddisfare magistro Antonio almeno parzialmente di quanto dovutogli per le sue trasferte perché lui, duca, deve ancora servirsene per altre missioni.

[ 127r] Regulatori et Magistris intratarum.
Haveti veduto quanto alli dì passati ve habiamo scripto che dovesti provedere alla satisfacione de quello deve havere Antonio, Magistro, dala Camera nostra facte diligiter le raxone delle andate soe, como in esse nostre lettere, ale quale se referimo, se contene, cossì credevamo gli havesti preso qualche partito. Mò essendo venuto qui dicto Antonio, ne dice gravandose che, bene che habiamo havuto le bollecte soe, tamen non ha possuto havere dinaro alchuno. Pertanto ve dicemo et replicamo per questa debiati, remossa ogni caxone, havuta la presente, tenere modo et provedere che'l dicto Antonio habia qualche dinaro de presente et per l'advenire possa essere satisfacto. In questo non fati exceptione né replicatione alchuna, perché havimo de presente adoperare in nostri servicii esso Antonio, quale non poria andare senza dinaria. Ex campo apud Lenum, ii octobris 1452.
Zanetus.
Cichus.