Registro n. 16 precedente | 118 di 1825 | successivo

118. Francesco Sforza al vescovo di Pavia 1453 agosto 20 "apud Gaydum".

Francesco Sforza rispondendo al vescovo di Pavia gli dice che non intende aggiungere altro a quello che gli ha espresso il conte Gaspare da Vimercate circa il fatto dell'abbate di Lardirago e del protonotario Buttigella. Gli fa sapere che ha scritto all'abbate di Acqualonga e a Francesco Maletta perchè vadano da lui con il famiglio dell'abbate di Lardirago, abbate che è già in campo con lui.

Reverendo domino episcopo Papiensi.
Habbiamo recevuto la lettera dalla vostra paternità et inteso quanto quella ne scrive cira'l facto del'abbate da Lardirago et del prothonotario de Buttigielli; circa el che non se extenderemo più oltra in farve resposta, perch'el spectabile et strenuo conte Gasparro da Vimercato ve scrive per una soa ad pieno. Ma ben avisamo como havemo scripto al'abbate d'Aqualonga et ha (a) Francisco Malletta che vengano da nuy et che menano secho insieme quello fameglio del'abbate de Lardirago, el quale abbate ve avisamo che mò se retrova qua da nuy in campo.
Data apud Gaydum, die xx augusti 1453.
Bologninus.
Cichus.

(a) Così in A.