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124. Francesco Sforza a Morello da Parma (1453 agosto 21 "in castris apud Gaydum").

Francesco Sforza ripete a Morello da Parma l'avvertimento della intenzione dei nemici di costruire un ponte sull'Adda. Ne consegue che deve dare ordini e imporre tanta vigilanza per stornare tale proposito. Gli raccomanda, inoltre, la massima attenzione per quelli che con "naveti"se ne vanno sull''Adda e contattano i nemici e "menano pratiche con essi". In simile forma ha scritto a Giovanni Caymo, cancelliere e commissario di Pizzighettone e luogotenente di Lodi.

Domino Morello de Parma.
Segondo che per pių altre nostre littere ve havendo avisato, siamo advisati che l'inimici cerchano pur ogni modo et via de fare uno ponte sopra Adda. Pertanto volemo et ve carricamo quanto pių possemo che debiati far sia ponere tali ordini e far fare tante et cosė bone guardie ch'el pensiero non gli possa reusire. Ulterius provedati como ve pare che non sia alcuno che praticha per Adda con li naveti, perchč siamo informati sonno alcuni, quali, andando con li naveti per Adda, parlano con l'inimici e menano delle pratiche con essi; sichč habiateli bona advertentia. Data ut supra Ser Iacobus.
Cichus.
In simili forma scriptum fuit Iohanni Caymo, canzellario et comissario nostro Pizghitoni et locumtenenti Laude.
Data ut supra.