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1333. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi (1454 maggio 4 Milano).

Francesco Sforza avverte il luogotenente di Lodi di avere, nonostante imputazioni di frode di sale, di biade e di altro genere, concesso, per compiacere Paolo Bracco, la libertà a Comino e Dannoto, fratelli di Tinelli, e a Bellino Brambilla. Provveda che non venga dato loro alcun impaccio.

Locumtenenti Laude.
Per compiacere a Paulo Bracho habiamo concesso licentia et gratia a Comino et Dannoto, fratelli di Tinelli, et a Bellino de Brambilla che possino retornare a stare et repatriare a casa soa in quella nostra cità liberamente et senza impazo alcuno, non obstante alcuna imputatione de froxa de sale, de biade o de qualunque altre froxe; la quale per tenore de questa gli havemo remissa et remettemo liberamente. Per la qual cosa volimo che, venendo loro lì, non gli lassate fare impazo né novità alcuna; ymo se alcuna gli ne fosse facta, faretila liberamente revocare. Data ut supra.
Bonifacius.
Cichus.