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1348. Francesco Sforza al conte Bolognino, castellano del castello di Pavia 1454 maggio 6 Milano.

Francesco Sforza avverte il conte Bolognino, castellano del castello di Pavia, che, venendo lì in visita della città il gentiluomo veneziano Bertuzo da Cacabriello, vuole che gli si faccia festosa accoglienza e gli si assegnino tre delle più belle camere ducali del castello, ove possa alloggiare con il suo seguito di 16 persone. Si facciano a tutti loro, come anche ha scritto al referendario di Pavia, "spese honorevelmente". Si mostrino loro i reliquari e la bibblioteca del castello e si cerchino 10 o 12 giovani dei più dabbene della città per fare compagnia a detti visitatori. I 16 loro cavalli siano sistemati presso il castello.

Comiti Bolognino, castellano arcis Papie.
Venendo là a Pavia lo egregio domino Bertuzo da Chacabriello, zentilhomo venetiano, per videre la cità et anche principalmente el castello, et deliberando nuy ch'el sia ben veduto, acarezato et honorato quanto più se pote, volemo che gli faciati apparichiare tre camere decentemente de quelle de sopra, delle più belle et delle nostre proprie, et in quelle el faciati allogiare con li suoy, che serano sedici persone vel circha; ali quali volimo etiamdio siano fatte le spese honorevelmente a nostro nome per lo referendario di quella cità nostra, al quale scrivemo opportunamente sopra ciò. Li loro cavalli, che serrano circa sedici, se potrano fare allogiare de fuora del castello più apresso se potrà.
Et monstrandoli tutto el castello, reliquia et libraria, faritili fare grande honore, facendo richiedere dece o duodeci zoveni di più honoreveli dela cità, che gli faciano compagnia et piacevoleze assay, che a noy sarà sopramodo gratissimo. Mediolani, vi may 1454.
Ser Iacobus.
Franciscus Sfortia Vicecomes propria manu subscripsit.
Cichus.