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1446. Francesco Sforza a magistro Pietro de Cumis, ingegnere ducale (1454 maggio 13) Milano.

Francesco Sforza si duole con magistro Pietro, ingegnere ducale, che non abbia ancora posto mano al riassetto delle strade di Lodi. Vi si impegni senza perdere un'ora.

[ 387r] Magistro Petro de Cumis, ingeniario nostro.
Ne meravigliamo che in fin mò anche non habii facto cosa alcuna circ'al reconciamento delle strate de quella nostra cità, como nuy t'havemo ordinato; et crediamo habii deliberato de fare non ma al tuo piacere che a nuy dole. Et perché nuy appetemo molto questa cosa, ti repplicamo denovo et dicemo che metti ogne tuo pensiero et industria ad fare reconciare dicte strate quanto più presto te sia possibile, non perdendogli circa ciò un'hora de tempo, avisandote che quello ne dispiaceria molto. Data Mediolani, ut supra.
Bonifacius.
Cichus.