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1459. Francesco Sforza a Luchina dal Verme (1454 maggio 25 Milano).

Francesco Sforza comunica a donna Luchina dal Verme che il cancelliere ducale Facino da Fabriano gli ha fatto sapere che lei ritiene giusto che il fatto di Leone de Arcelli per la decima della sala venga valutato da un valent'uomo non sospetto dalle parti. Siccome la faccenda si trascina da molto tempo, il duca la sollecita a volerle porre fine.

Magnifice domine Luchine de Verme.
Tra l'altre cose n'ha referito Facino da Fabriano, nostro cancellero, per parte vostra si é che la magnificentia vostra nel facto di Leone de Arcelli per la decima della sala, tanto vole quanto é iusto et rasonevele, et é contenta che questa cosa se veda per qualche valenthomo non respecto ala magnificentia vostra, né a luy; il che commendamo et parne bene facto et cosa assay ragionevele. Ma perché questa cosa é hormay tanto tempo cominciata, che doveva essere finita, [ 391r] confortiamo la magnificentia vostra ad ponerli fine et presto, senza menarla più ala longa, et che Leone non ce dia più molestia de ciò, ch'el tempo recercha expeditione et non longheza. Data ut supra.
Ser Facinus.
Cichus.