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1471. Francesco Sforza al podestà di Sale 1454 maggio 27 Milano.

Francesco Sforza ordina al podestà di Sale di provvedere che l'uomo d'arme Andrea Bove sia risarcito dal suo famiglio, chiamato Giovanni da Omegna e cognominato Mognone, che da tempo se n'é fuggito da lui sottraendogli roba e denari. Vuole che accerti, per via di giuramento, o come meglio crederà, se Giovanni ha roba e crediti da lavoro lì e, in tal caso, con procedura sommaria, faccia in modo che Andrea sia accontentato.

[ 394v] Potestati Salarum.
Ne ha significato cum gram lamenta el strenuo Andrea Bove de quela terra, nostro homo d'arme, che già molti giorni passati s'é fugite da luy uno suo famiglo giamato Iohane da Homegna cognominato Mognone, et asportogli alcune sue robe et anche dinari como da dicto Andrea saray informato; rechidendone proinde che gli vogliamo provedere de oportuno remedio di ragione, quo mediante, possa et venga a consequire le cosse sue, aut del valore d'esse; et perché ultra ciò ne ha significato el dicto Andrea che eso Iohanne fugitivo ha credito in quela nostra terra cum alcuni cum li quali era conduto ad lavorare et etiam gli ha alcune sue robe, volimo e te comitimo che, o per via de streto sacramento, o per qualu(n)que altro meliore modo te parirà expediente debii far ogni diligente invistagacione de qualunque vero credito et de qualunque roba se trovasi havere lì el dicto Iohanne fugitivo appresso di chi se volia, quibus mediantibus, esso Andrea sia satisfacto de quanto aparirà essere damezato, procedendo in hoc sumarie simpliciter et de plano sine strepitu et figura iudicii frivolis et cavilacionibus exceptionibus cessantibus quibuscumque. Data Mediolani, xxvii maii 1454.
Cichus.