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1554. Francesco Sforza a Pietro Giovanni de Camereno e agli armigeri della sua squadra (1454 giugno 14 Milano).

Francesco Sforza comanda a Pietro Giovanni de Camereno e agli armigeri della sua squadra di desistere dal disobbedire agli ordini di Teseo, espressione della volontà ducale, e, conseguentemente, gli ripete dii trasferirsi dove gli é stato ordinato. In simile forma si é scritto agli armigeri della squadra di Raboto e di Bartolomeo de Mantello

Petro Iohani de Camereno, necnon armigeriis de eius squadra.
Non possiamo se non maravigliarse, imo dolerse assay de ti che, essendote ordinato per Theseo, nostro cancellero, che te removi da quello lozamento et vadi dove luy te ha ordinato, tu faci oppositione et recusi de farlo; in che te accade grande imputatione perché presumi desobedire quello che de mente nostra te é stato commandato. Et pertanto, per questa nostra, te dicemo, comandiamo che, recevuta questa, debii exequire quanto per luy te é stato ordinato et comandato. Data ut supra.
Bonifacius.
Cichus.
In simil forma scriptum fuit armigeris de squadra Rhaboti et Bartholomei de Mantello.
Cichus.