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1571. Francesco Sforza al podestà, ai consoli e agli uomini di San Nazzaro (1454 giugno 19 Milano).

Francesco Sforza rimprovera podestà, consoli e uomini di San Nazzaro per non aver fatto sloggiare i soldati che abusivamente sono alloggiati lì e continuano a far danni. Ordina a quelli di San Nazzaro di farsi risarcire dei danni subiti e che si liberino anche con la forza, qualora si opponessero, dei soldari che hanno i loro alloggiamenti altrove.

Potestati, consuli et hominibis terre Sancti Nazarii.
Per altre lettere ve é stato scripto che dovesti pigliare quelli soldati stanno lì a darve rencrescimento et danezarvi, et farvi restorare deli damni a vuy dati, perché dicti soldati non sonno deputati lì per logiamenti, anze gli sonno stati et stanno contra l'ordine et mente nostra; et pur non haveti facto. Del che pur ne maravigliamo et denuo ve comettiamo che statim gli debiati pigliare et farve pagare et satisfare deli damni dati; altramente non imputaremo se non vuy, et crederemo che vuy li tegnati a casa de vostra voglia. Ulterius volimo et ve comettemo che debiati licentiare tuti quelli soldati stanno logiati lì che non hanno el logiamento lì, e siano che vogliono, dicendoli che vadano ali loro logiamenti deputati; et quando non gli vogliono andare, caciariteli per forza. Et de queste cose sopradicte non aspectate altre lettere da nuy; anze exequeriti quanto habiamo dicto per quanto haveti cara la gratia nostra. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.