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1645. Francesco Sforza al podestà, al Comune e agli uomini di Caselle (1454 giugno 30 Milano).

Francesco Sforza informa il podestà, il Comune e gli uomini di Caselle che manda da Cremona sul Po delle bombarde, che devono rimanere ferme ai Dossi, ove dovranno essere ben sorvegliate perché ad esse e alle polveri non sia fatto alcun danno. In simile forma fu scritto al podestà, al comune e agli uomini di Sannazzaro e di Giarole.

Potestati, comuni et hominibus Casellarum.
Perché mandiamo da Cremona, suso per lo fiume del Po, le nostre bombarde ed degono aspectare ali Dossi fin a tanto che gli scriveremo et ordìnaremo quanto deverano fare, volimo, et ve commettemo che, subito, inteso che siano giuncti lì ali Dossi, gli debiate mandare a fare la guardia per quello (a) pocho tempo ch'haveranno a stare lì, acioché ala polvere né ale dicte bombarde possa intervenire sinistro, né mancamento alcuno. Data ut supra.
Ser Iacobus Cichus.
In simili forma scriptum fuit potestati, comuni et hominibus Sancti Nazarii et Glarolarum.

(a) quello in interlinea.