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1655. Francesco Sforza ai consoli, al comune e agli uomini di Sale 1454 luglio 1 Milano.

Francesco Sforza assicura i consoli, il comune e gli uomini di Sale che, saputo con disappunto del riprovevole comportamento della gente d'arme lì sitemata, l'ha richiamata in iscritto nel modo suo. Vuole che ai soldati che stanno lì abusivamente, dicano, a nome suo, di portarsi ai loro posti e, se non vi andassero, ve li cacciano per forza.

[ 441r] Consulibus, comuni et hominibus terre nostre Sallarum.
Havemo inteso con singulare displecentia per vostre littere li funesti et mali portamenti de quella vostra gente d'arme logiano lì, et delli damni ve danno, che ne rencresce ultra modo. Et così scrivemo a loro in quello modo et forma che n'é parso a nuy, siché fariteli presentare le littere. Ulterius ala parte de quelli homini d'arme originari da lì, quali hanno logiamento ordinato altrove et pur stanno lì con vostri damni et incomodi et anche delli vostri vicini, dicemo così che gli dicati per nostra parte vadino ali loro ordinati et deputati logiamenti, et casu quo non se vogliano partire, che non possiamo però credere, dicendogelo per nostra parte, volimo et così ve comettiamo che li cazati via per forza. Mediolani, primo iulii 1454.
Ser Iacobus Cichus.