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1689. Francesco Sforza ad Angelo de Caposilvis e a Giovanni Chiapano 1454 luglio 5 Milano.

Francesco Sforza loda Angelo de Caposilvis e Giovanni Chiapano per aver mandato nei posti indicati i trombettieri ducali e si compiace con Angelo per aver inviato Sbardelato dal castellano di Vigevano. Quanto alla scusa di Angelo di non potergli mandare per sue necessità il suo cancelliere, ritiene che esse non siano tali che non le possa supplire Giovanni. Gli fa presente che uno dei motivi per cui richiede il suo cancelliere é che egli, in una delle lettere che scrive, intitola Angelo luogotenente ducale, come constaterà da una lettera che gli trasmette e che farà leggere da Giovanni. Un altro motivo glielo farà conoscere a voce.

Angelo de Caposilvis et Iohanni Chiapano.
Havemo inteso per le vostre lettere como haveti mandato quelli nostri trombetti et aviatoli dove denno andare; dicemo che ne piace. Et così tu, Angelo, hay facto bene ad mandare Sbardelato al nostro castellano de Viglevano; al che non accade dire altro.
Ad un'altra parte che tu, Angelo, ne scrive non poterne mandare il tuo cancellero per li bisogni che tu n'hay, dicemo che tu non hay tanto ad fare che tu, Iohanne, non possi supplire. Et però volimo che tu ce lo mandi ad ogne modo, avisandote che una delle casone perché lo volimo, é ch'esso tuo cancellero in le lettere ch'el scrive per toa parte, el te intitula nostro locotenente, como tu poray intendere per questa lettera che te mandiamo alligata, quale te faray legere da Iohanne; et quanto honore sia ad ti et ad nuy, lo lassiamo iudicare a ti. Un'altra casone é ancora quale volemo dirli a bocha; siche mandacelo per ogne modo. Mediolani, v iulii 1454.
Christoforus.
Iohannes.