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1716. Francesco Sforza a Marco Corio 1454 luglio 8 Milano.

Francesco Sforza dà atto al suo familiare Marco Corio delle informazioni dategli della sua presenza a Gambolò, del passaggio delle gente d'armi, della permanenza di quelle che ancora devono passare e della volontà di Colella da Napoli di voler danneggiare le terre di donna Luchina. Non si perde in parole, perché si portarà lì Francesco da Capra aggiornato delle decisioni ducali. Quanto a lui, gli dice di recasi da lui quando quelle genti saranno insieme.

Marco Coyro, familiari nostro.
Havemo recevuto le toe lettere per le quali restiamo avisati del tuo essere lì a Gambolò, e de quelle nostre gente sonno passate e de quelle sonno da passare, et de Colella da Napole, quale dice volere andare ad damnezare le terre de madonna Luchina; ale qual cose non facemo altra resposta, perché venne in là Francesco Capra informato della mente nostra circa il tuto. Ala parte del tuo venire o stare, dicemo che, quando quelle gente seranno insieme, debbii venire a nuy. Mediolani, viii iulii 1454.
Ser Iacobus.
Cichus.