Registro n. 16 precedente | 1732 di 1825 | successivo

1732. Francesco Sforza a Giovanni Marco de Grassis (1454 luglio 8) Milano.

Francesco Sforza scrive a Giovanni Marco de Grassis di essere dispiaciuto che donna Luchina sia tanto cocciuta nel suo proposito : egli auspica che regga il suo stato diversamente. Se non cambia stile, anche se a malincuore, sarà a lui giocoforza intervenire in modo che le spiacerà. Vuole, perciò, che la consigli per il suo bene e conforme alla volontà ducale, ed é per questo che ritiene proficua la sua permanenza presso lei.

Domino Iohanni Marco de Grassis.
Havemo inteso delli deportamenti dela magnifica madonna Luchina, quale pur sta nel suo proposto de seguitare il stilo usato, dela qual cosa ne rencresce, perché voriamo tenesse altri modi nel regere de quello suo stato, che, non mutandose de opinione, ne sarà forza a provedergli per via gle rencrescerà, el che faremo mal voluntera; siché la poteti confortare et consigliare a quello che ve parerà et cognosceti el ben suo. Et perché havemo tale confidentia in vuy, che semo certissimi non gli consigliariti se non quello sia il bene suo et la voluntà et mente nostra, ne pare che per alcuno tempo stagati presso a quella, perché non dubitiamo el vostro stare non gli possa essere altro che proficuo. Mediolani, ut supra.
Marcus.
Cichus.