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328. Francesco Sforza a Corrado da Fogliano (1453 ottobre 2 "apud Gaydum").

Francesco Sforza accusa ricevuta delle lettere del fratello Corrado in favore della liberazione di quelli di Castelleone che, beneficiando di salvacondotto, non avrebbero potuto de iure "essere pregione". Consapevole di quanto essi fecero per portare Corrado a Pizzighettone, li rilascerebbe, ma pensa a quanto sarebbe ben fatto imporre a Gaspare da Suessa la restituzione di quelli di Moscazzano (assecondando anche la richiesta del provveditore di Crema), a meno che lui riuscisse a convincere Gaspare. Ciò, tranne se lui, Corrado, riuscisse a convincere Gaspare.

Magnifico Conrado de Foliano.
Havemo recevute le toe lettere in favore e per la liberazione de quelli da Castellione, quali remasero in pregione quando te portoreno a Pizghetone e li quali non pono essere pregione de iure, attento el salvaconducto, quale havevano, et cetera; et asieme con dicte tue lettere havemo anchora recevute quelle del proveditore da Crema a te scritte quale te remandiamo. E per respondere a quanto tu ne scrive, dicemo che volunteri voressemo adiutare essi poverhomini per più respecti, et maxime per lo beneficio fecero a te in portarte a Pizghectone; ma, pensando nuy quanto fusse ben facto agravare Gasparro da Suessa a restituire quelli da Moscazano, como rechiede esso proveditore, havendo nuy dato licentia a ti de retenire e restituire quelli foreno presi per li tuoy quando occorse el caso de Castellione, perchè poria dire dicto Gasparro che constringessemo luy a tale restitutione e l'altri no, che potria essere cagione de sdignarlo, che a noy non pare, ma se tu gli havessi el modo de indurlo a relaxarti con bono modo, serissemo contenti che nuy servivamo al conte Iacomo, dicemo che l'è da credere se salvarà, dicendo che faciamo reIaxare li suoy, e serano relaxati Ii nostri; che parerà ragionenele e conveniente. Sì per altra via te pare gli possiamo giovare, avisace; nam per fare represaglia, se potriano gravare e costringendo Gasparro ad restituire et non constringendo l'altri, haveria semper legitima cagione de gravarse. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.