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345. Francesco Sforza a Bartolomeo Colleoni 1453 ottobre 5 "apud Gaydum".

Francesco Sforza fa sapere a Colleoni che Antonio da Landriano, condottiero ducale, si è molto lamentato del furto fatto in casa sua da uomini della famiglia del Colleoni. ll duca lo sollecita a far restituire tutta la refurtiva ad Antonio o a Giacomo da Landriano, parente di Antonio.

[ 101v] Magnifico Bartholomeo Coleono.
Antonio da Landriano, nostro conductero, ne ha facto grande lamenta d'una robbaria facta per la vostra fameglia in una soa casa de Cognolo de certe robe che intenderiti per l'introclusa lettera, et ne ha mandato scripti in la dicta lettera el nome de alcuni de loro. Et perchè non è da tollerare tale robaria et maxime, siando facto al dicto Antonio, quale è con nuy quello che sapeti, ve confortamo, caricamo et stringemo debbiati provedere che a Iuy, overo a Iacomo da Landriano, suo parente, quale gli scrive la dicta lettera, sia restituito integramente tuto quello gli è stato tolto fora dela dicta casa senza exceptione o contradictione alcuna. Data apud Gaydum, die v octobis 1453.
Irius.
Cichus.