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364. Francesco Sforza al capitano di giustizia di Milano (1453 ottobre 13 "apud Gaydum").

Francesco Sforza comanda al capitano di giustizia di Milano di prestar fede a tutto quello che gli dirà il suo famiglio Lorenzo Vitelesco. In simile forma si è scritto a: Gabriele de Breva, dei giurisperiti del Collegio di Milano, podestà di Pavia, Bolognino de Attendolis.

Capitaneo iusticie Mediolani.
Mandando Iì de presente il nobile Laurenzo Vitelesco, nostro fameglio, gli havemo commesso ve dica alcune cose per nostra parte; siché volemo che a tuto quello ve exponerà per parte nostra gli diati plena fede como a nuy proprii. Data ut supra.
Cichus.
In simili forma scriptum fuit domino Gabrieli de Breva, ex iurisperitis Collegii nostre civitatis Mediolani, potestati Papie, magnifico Bolognino de Attendolis.
Cichus.