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465. Francesco Sforza al luogotenente, al referendario e al tesoriere di Lodi (1453 novembre 9 "apud Rovatum").

Francesco Sforza ordinza al luogotenente, al referendario e al tesoriere di Lodi di portartarsi con la lettera, che loro allega, dal locale castellano e di farsi dare tutta la polvere da bombarda e da schioppo che ha nella rocca e di mandarla subito, con quant'altra se ne trova in cittā, a Gianfilippo, ufficiale delle munizioni a Cremona, comunicando l'ora dell'avvenuta spedizione.

[ 131v] Locumtenenti, referendario et thexaurario nostris Laude.
Per la alligata scrivemo al castellano nostro de quella nostra terra che ve debia consignare et dare tutta la polvere da bombarda et da schiopeti che ha in quella nostra rocha. Pertanto volemo et comandiamove che subito, visis presentibus, debbiati andare dal dicto castellano et daretegli dicta nostra lettera, dal quale ve fareti dare tucta quella polvere da bombarda et schiopeti che luy haverā in dicta rocha; et poi immediate et senza perditione nč demora d'una hora de tempo volemo la mandati ad Cremona, la quale fareti assignare ad Iohanfilippo delli Alegri, nostro officiale delle monitione; et essendo polvere in la monitione de quella nostra citā, volemo anchora tutta insieme con l'altra (mandiate) ad Cremona. Et in questo non perdeti uno attimo de tempo, per quanto haveti cara la gratia nostra, rescrivendone della receptione della presente et del'hora haveriti mandata dicta polvere ad Cremona. Data ut supra.
Zaninus.
Cichus.