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493. Francesco Sforza ai Dodici presidenti agli affari di Lodi (1453 novembre 14 "contra Urces Novas").

Francesco Sforza scrive ai Dodici presidenti agli affari di Lodi che, concordando con la loro proposta, solleciterà il luogotenente a eliminare la spesa della guardia dell'Adda. Li assicura che scriverà al luogotenente di accordarsi con loro per il migliore modo per la "descriptione delle biave".

[ 136v] Egregiis carissimis nostris Duodecim presidentibus negociis comunitatis nostre Laude.
Inteso quanto ne scriveti de tolire via la spexa delle guardie d'Ada, siando meliorata per la Dio gratia la cagione et conductione de quello era quando foreno instituite dicte guardie, dicemo che l'è molto bene ragionavole, e così scrivemo al nostro locotenente lì che più non grava li homini a quelle, et tolia via in tuto quella spexa. Quantum autem al facto della descriptione delle biave, dicemo che, per bene de quella nostra comunità, quanto meliore ordine se gli pigliarà, tanto a più nuy piacerà, et per questo scrivemo ad esso nostro locotenente che intendi con voi questo facto et che se elleza el meliore.
Sichè participaritine con sì, e de quello se concluderà, restaremo contenti. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.
A margine: Duplicata die xvi quia capta per inimicos.