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78. Francesco Sforza al podestà, al comune e agli uomini di San Colombano (1453 agosto 14 "ex felicibus castris apud Gaydum").

Francesco Sforza comanda al podestà, al comune e agli uomini di San Colombano di stare a quanto richiedono suo fratello Corrado e il luogotenente di Lodi, cosa che, data la situazione dello stato, dovrebbero fare spontaneamente per la salvaguardia di quelle parti.

Potestati, comuni et hominibus terre nostre Sancti Columbani.
Per le cose occorreno de presente et che importano al stato nostro volimo, et exprese ve commandiamo che debiati obedire et exeguire quanto ve comandarano et rechiederano Conrado, nostro fratello, et il locotenente de Lodi; la qual cosa doveresti voi fare, eciam se may non ve ne scrivessimo nuy, perchè in le cose concernente el stato nostro et la conservatione de quelle parte gli doveti essere prompti et caldi più che l'altri, maxime perchè non intendemo per contributione de guastatori, né per altro preiudicare ala vostra exemptione. E tu, podestà, fa exeguire quanto havemo sopra dicto. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.