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318. Francesco Sforza al luogotenente di Alessandria e a Bartolomeo Porro 1450 novembre 20 Milano

Francesco Sforza scrive al luogotenente di Alessandria e a Bartolomeo Porro, podestà della stessa città, sollecitando il podestà a portarsi nella località ove maggiori sono le difficoltà e a provvedere per un mese di vettovaglie gli uomini e di strame le bestie.

[ 67r] Locuntenenti et potestati Alexandrie (1).
Perché havemo deliberato mandare uno là, informato dela mente nostra et con piena commissione de fare lo compartito deli cavalli, et inanzi sia fornito credemo pur gli currerà qualche dì, acioché interim li soldati per extremità de fame non incorrano in errore né inconveniente alcuno cum li homini dele terre, volimo provedati et andati voy, potestà, personalmente per tucti li luochi quali fanno difficultà. Et che sia proveduto per quello migliore et più aconcio modo se poterà de victualia et strame per uno mese, cioè stare doe de frumento per bocca per le boche vive. Et questo fate omnino, perché, assectato serà lo dicto compartito, non se havirà più questo affanno né fatica. Mediolani, xx novembris 1450.
Cichus.


(1) Identificato come Bartolomeo Porro (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 528).