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337. Francesco Sforza a Giovanni Botta e Nicolino Colleoni 1450 novembre 23 Milano

Francesco Sforza informa Giovanni Botta di avere scritto a Nicolino Colleoni di trovargli in ogni modo 400 ducati d'oro da versare ai fratelli da Correggio. Se Nicolino non riuscisse, si sforzi di trovarli lui.

Iohanni Botto.
Nuy scrivemo a Nicolino Cogliono che se sforci per ogni via et modo a luy possibile de retrovare de presente ducati 400 d'oro ali magnifici fratelli da Corregia, qualli de presente sonno necessarii ad retrovarsi sopra le assignacione che hanno da nuy lì per cosa importante al stato nostro, si se dovesero bene togliere ad interesse, como scrivemo al dicto Nicolino. Pertanto volemo, subito recevuta questa, che recati dicti ducati 400 o che siano dati alo messo deli dicti fratelli da Corregio, qualli mandamo là, acioché possano exequire quanto gli havemo comisso et ordinato. Et veduto tu ch'el dicto Nicolino non habia lo modo de retrovare presto dicti ducati 400 d'oro, volemo et così per questa te ordinamo e cometemo che tu servi tuti quelli modi et vie te sarà possibile, metendogli ogni tuo ingenio, studio et intelecto, de trovare dicti ducati quatrocento d'oro como meglio te parerà, se se dovesero toglere ad interesse, lo qualle interesse se pagarà deli denari dela dicta assignacione. Et sforzati per ogni modo, o che per la via del dicto Nicolino o per li modi saperai tenere ti, che li dicti ducati 400 se retrovano prestissimo in ogni modo, postponendo ogni altra cosa, perché sonno questi dinari per fare el facto nostro proprio. Mediolani, xxiii novembris 1450.
Franciscusfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.
In simili forma Nicolino Cogliono, mutatis mutandis.