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444. Francesco Sforza a Giacomo Scrovegni da Padova 1450 dicembre 2 Milano

Francesco Sforza avverte Giacomo Scrovegni da Padova, podestà di Novara, che manderà un suo inviato per eliminare ogni esagerato carico degli uomini di Conturbia, in modo da porre fine alle loro lamentele.

Potestati Novarie (1).
Nuy havemo inteso quanto per tue lettere ne scrivi dele lamente fanno quelli homini de Conturbia et le graveze loro oltra el debito et giusto et oltra che alloro tochasse secondo el compartito et el quaterneto facto per miser Polidoro et li compagni per lo allogiare le gente d'arme et quanto hay facto in ciò. Ad che dicemo che ne maragniamo non gli sia proveduto et remediato secondo per altre nostre havemo scripto. Et perché questo facto vada ordinatamente et bene, nostra intencione è mandargli et cussì gli mandarimo subito uno di nostri, quale sgravarà e provederà a quelli sonno gravati che non habiano ultra la soa portione e quelli che non hanno la sua parte et tassa dargla, et adaptarà la cosa secondo l'ordine e modo usato. Et cussì voglio confortare quelli homini ad havere pacientia et fargli de bona voglia fim che gli mandaremo, che sarà prestissimo, e sarà proveduto a ciò, per modo non se poranno dolere essere gravati, secondo l'ordine facto. Data Mediolani, die ii decembris 1450.
Cichus.


(1) Identificato come Giacomo Scrovegni da Padova (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 292).