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680. Francesco Sforza ai nobili de Vincio 1451 gennaio 26 Lodi

Francesco Sforza vuole che i nobili de Vincio prestino giuramento di fedeltà. Si porti perciò entro quindici giorni, dove egli si troverà, uno di loro o un idoneo e sufitiente cum pieno et libero mandato et posanza da parte loro per prestare tale giuramento.

Nobilibus de Vincio.
Ne maravigliamo de vuy che, essendo vuy come seti dela nostra iurisdictione et veschoato de Pavia, non habiati anchora mandato né seti venuto alcuno de vuy ad fare et giurare in nostre mane la debita fidelità, come seti tenuti et come hanno facto li altri. Et pertanto ve dicemo et rechedemo che in termino de quindece dì proximi avenire, debeate venire uno de vuy o mandare uno deli vostri idoneo et sufitiente cum pieno et libero mandato et posanza da nuy, dove se retrovaremo, ad iurare la debita fidelità nele nostre mane, advisandove che se vuy non fati quanto havimo dicto de sopra in lo dicto termino de quindece dì, ad nuy serà necessario per honore nostro di provedere verso vuy ad quanto ne parerà sia el dovere, come anchora ve dirà Marco Coyro, nostro famiglio, presente portatore, al quale sopra ciò credereti et dareti piena fede, come alla nostra propria persona. Data Laude, die xxvi ianuarii 1451.
Cichus.