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1027. Francesco Sforza al podestà di Piacenza 1451 giugno 22 Milano

Francesco Sforza ordina che si rifaccia pubblicamente il matrimonio tra Carlo Bagarotto e Agnese, figliola di Perogallo, perché per differenza di stato sociale Carlo non voleva accettarla e neppure nominarla per moglie.

Potestati Placentie.
Havimo informatione che uno citadino di quella nostra cità, nomine Carolo Bagarotto, ha sposata legitimamente et contracto matrimonio cum una novene, Agnexa per nome, figliola de Perogallo, et nichilominus reputandose farse vergogni che non sia nupto cum equali per rispecta alla nobilità havere non la vole acceptare, ne pur nominare per moglie como comanda et vole la leze del matrimonio. La qual cosa [ 229r] reputandose in vergongna et vituperio, essa Agnexa et suy parenti ce rechiedeno gli vogliamo provedere per opportuno remedio di rasone; pertanto volimo et commettimo che cum participatione et intelligentia del venerabile vichario del'episcopo de lì habbiati a nuy dicto Carolo, et havuta prima informatione che cussì sia como havimo sopradicto, contringete esso Carolo ad de novo publice et legittime expoxare dicta Agnexa cum quilli modi et ordini pariranno a vuy et dicto vicario convenire alla iustitia et equità. Data Mediolani, die xxii iunii MCCCCL primo.
Cichus.