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1077. Francesco Sforza a Teseo 1451 luglio 3 Cremona

Francesco Sforza ordina al cancelliere Teseo di imporre alla gente d'arme di non tagliare le biade della gente locale. Se lo facessero li imprigioni, e non li liberi neppure dopo avere risarcito i danneggiati senza licenza del duca.

Theseo, canzellario.
Volimo che tu faci ad sappere ad tutte quelle nostre gente d'arme che sono allogiate in Piasentina che se guardino de tagliare et togliere le biave delli poveri homini, avisandoli tutti che noy ne farimo tale punicione che darimo exempio ad tutta Lombardia. Et volimo et commandiamote che se tu trovaray alchuno o homo d'arme o sachomano che tagliano vel togliano le biave, gli debbi pigliare et metterli in pregione et poy ne advisaray noy, et non li liberaray se prima non haverano restituito o paghate le soe biave alli patroni. Et quando haverano restituite le dicte biave, non gli liberaray senza nostra licentia. Et per far ouesto bisognandote adiuto delle gente del paese, siamo contenti li debi richiedere et readunare et exequire quanto de sopra te scrivemo. Et se tu non lo faray, et che noy lo possiamo sappere con veritate, te darimo ad intendere haveray facto male ad non obedire. Cremone, iii iulii 1451.
Cichus.