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1112. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi 1451 luglio 12 Cremona

Francesco Sforza rimprovera il luogotenente di Lodi che va sì negligenter ala reparacione de tanto male, qual è la peste.

Locumtenenti Laude.
Non è cosa qual al presente habiamo più a core como pensare quomodo potessemo fare tal provisione che la pestilentia mediante gratia Dei non damnezasse li nostri populi et perché pur vedamo et cognoscemo ab experto che li boni ordini et provisioni molto vagliano ad simile cose, non possiamo fare che non se maravigliamo et anche dolimo de vui che segondo siamo informato andati cossì negligenter ala reparacione de tanto male, cioè in fare rescotere li denari assignati ale provisione contra pestem, che ce dà bene intendere quando seti negligenti in similibus che concernano e la morte et la vita, serisseno negligente in altre cose che non ne piace et faresti bene, quando non lo volesti, ad avisarce, perché lo cometteressemo ad altri. Al nostro parere extimati poco li periculi eminenti cossì a vuy quanto a nuy, debiando venire là et tu, podestà, faresti tuo honore ad essergli più solicito. Cremone, ut supra.
Cichus.